Una #Vespa tra le lobby gay

12043004_966499166720803_300944316918313398_nBruno Vespa è il riconoscibilissimo signore nella foto e ha aperto la sua trasmissione di questa sera dicendo:

“i gay seri sono preoccupati per quello che è successo”

Io penso che la frase di Vespa non sia accettabile in un Paese civile.

Perchè. Se esistesse veramente una ‘lobby gay’, da tempo ci sarebbe una legge sui matrimoni e una seria per combattere le discriminazioni omofobe, come ogni Paese civile, e dunque non staremmo qui ogni giorno a leggere di contrattazioni umilianti con Giovanardi e Alfano sul nostro non essere in grado di realizzare la nostra vita come tutti gli altri.

E poi chi sono «i gay seri» per Vespa? Quelli che subiscono in silenzio angherie e violenze? Quelli che parlano di «castità» e poi frequentano senza imbarazzi le peggiori dark room in giro per l’Italia? O quelli che, stanchi e soli, preferiscono il suicidio ad una vita che non è più tale?

Sostanzialmente la corretta informazione è incompatibile con Vespa, un pò come quel lerciume di serata con la presenza dei Casamonica (cliccate qui per leggere).

Continuo a sostenere che  esiste una continua ipocrisia culturale, il buio, il velo nero con cui l’Italia ha sempre vissuto ogni cosa che si discostava dalla Sacra famiglia (come scrivevo qui, cliccate).

E allora negare. Negare sempre. Negare il tradimento, negare l’omosessualità, negare matrimoni in crisi, nascondere una ragazza madre. Tanto ci pensano altre lobby, no?

Scrivo di questo anche su gli Stati Generali, cliccate qui.

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